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Category Archives: Ecomestruazioni

Questo è il mio sangue

Nel 2015 l’attivista ventiseienne statunitense, di origine indiana Kiran Gandhi, ha corso la maratona di Londra (42 chilometri circa) il primo giorno di ciclo mestruale, senza assorbenti, lasciando fluire liberamente e visibilmente il sangue e portando a termine la maratona.

Cosi racconta la sua esperienza: <<Per correre, ho preso una decisione che mi consentisse di completare il percorso di 26,2 miglia (42,1 km). Eppure, dal momento che non si parla molto di questo naturale evento mensile, la mia decisione ha sconvolto diverse persone. La notte prima della Maratona di Londra mi è venuto il ciclo, faceva un male terribile. Sarebbe stata la mia prima maratona e ricordo ancora la mia agitazione. Avevo passato un intero anno ad allenarmi duramente, ma mai durante il ciclo. Ho valutato le mie opzioni. Correre 26, 2 miglia con un pezzo di cotone incastrato tra le gambe mi sembrava assurdo. Una maratona, di per sé, è già un atto simbolico, che esiste da secoli. Perché non utilizzarla come un mezzo per fare luce sulla condizione di tutte le mie simili, di tutte le mie sorelle che non hanno accesso agli assorbenti e che, nonostante i crampi ed il dolore, devono nascondersi come se il ciclo non esistesse? >>

In India, il 10% delle ragazze vede le mestruazioni come una malattia. Secondo uno studio condotto da A.C. Nielsen e Plan International, circa il 23% delle ragazze lascia la scuola una volta raggiunta la pubertà. Milioni di loro non continueranno a studiare e questo avrà delle conseguenze dal punto di vista economico, sociale e di salute. Il ciclo mestruale non incide solo sulla loro istruzione. A molte ragazze indiane non vengono insegnate le regole d’igiene fondamentali da seguire durante il ciclo. Secondo la piattaforma online Menstrual Hygian Day, un’alta percentuale di ragazze (dal 43 all’88%) ricorre a dei pezzi di tessuto riutilizzabile, che spesso non vengono lavati con sapone o acqua pulita. Questo può influire negativamente sulla loro capacità riproduttiva. Circa il 70% dei disturbi legati alla riproduzione in India è causato dalla scarsa igiene durante il periodo mestruale.

Citiamo l’India facendo riferimento a Kiran Gandhi, ma nel resto del mondo, la situazione non è diversa. Ora si penserà che questi siano problemi “funzionali e di mezzi” tipici dei paesi in via di sviluppo, ma se ci soffermassimo a riflettere un po’ , ci renderemmo conto, di quanto nel “Nuovo Mondo” Italia compresa, le mestruazioni, siano un tabù abbastanza rilevante.

Mestruazioni, tabù, femminilità. Quanto costa, moralmente ed economicamente essere donna?

L’incapacità e la “mala educación” di parlare con chiarezza del proprio corpo, dei propri fluidi, di tutto ciò che accade internamente ed esternamente, ad una donna, durante il ciclo mestruale, crea oppressione, stigmatizzazione e tabù. Impedisce alle donne di comprendere e di confrontarsi, su quello che avviene biologicamente e impedisce, anche a livello medico, di affrontare eventuali problemi, o peggio ancora di prevenirli. E poi si è facilmente manipolabili. Anche dallo Stato Italiano: i prodotti sanitari per il ciclo sono tassati con IVA al 22%, come qualsiasi altro tipo di prodotto ritenuto non essenziale. Se tutti i prodotti per il ciclo rientrassero nella lista dei beni primari verrebbero tassati con un’aliquota IVA al 4%, questo permetterebbe a tutte le donne, soprattutto quelle che vivono in condizioni economiche e di vita difficili, di poter “curare” il proprio corpo, in giorni di ciclo mestruale, senza rinunciare all’igiene e alle proprie dinamiche di routine.

Il 28 maggio è la giornata internazionale delle mestruazioni

La Giornata Mondiale delle Mestruazioni (o meglio, dell’Igiene Mestruale) nasce nel 2013 per iniziativa di Wash United, con l’idea di mettere insieme una rete di istituzioni, associazioni e semplici cittadini in nome di un unico tema: parlare, e far parlare, di mestruazioni.

Intimaluna non solo aderisce alla Giornata Mondiale delle Mestruazioni , ma da oggi fino al 28 maggio 2018, mette in sconto Mooncup ed Ecoluna, cosi che tu possa festeggiare e omaggiare le tue mestruazioni. E poi ci piace l’idea, che per la festa della mamma, tu possa regalare o ricevere questi prodotti, perchè essere madre non vuol dire essere meno donna, ed esserlo vuol dire anche avere le mestruazioni.

Inoltre all’interno della confezione, sia della coppetta mestruale Mooncup che degli assorbenti Ecoluna, è inserito un coupon, contenente una visita gratuita con un’ostetrica SEAO (Scuola Elementale di Arte Ostetrica di Firenze) Il primo menarca, la menopausa, consigli su una sessualità più consapevole, conoscitiva ed informata sono ulteriori temi, che le nuove generazioni di ostetriche, affrontano supportando le donne dall’adolescenza all’età più adulta. Per questi motivi, oltre una rete di vendita, abbiamo scelto un approccio conoscitivo e analitico della femminilità, investendo e collaborando con le migliori Ostetriche SEAO

Mestruazioni è sinonimo di silenzio. Contrario di confronto. Come educare le nuove generazioni?

Solo sessant’anni fa, le nostre nonne venivano considerate così pericolosamente instabili da non avere accesso alla magistratura. Fino al 1963 lo diceva proprio la legge italiana, nero su bianco: «Fisiologicamente tra un uomo e una donna ci sono differenze nella funzione intellettuale, e questo specie in determinati periodi della vita femminile». Oggi invece, le cose sono molto cambiate (leggere con ironia). I social, hanno permesso di raccontare e mostrare la vita di ognuno. Feste, cene, amore, corpi e sensualità. E poi il quotidiano, i sogni. Ci permette di farlo tramite parole ed immagini, di confrontarci con altri. Di stare in piazza insomma, e come tale, spesso, è la piazza stessa che ti bulizza. Quello che ai giovani “smanettoni, millennials “ bisogna ricordare è che la differenza, tra il reale e il virtuale – oggi –  è molto sottile. Rupi Kaur (artista e poetessa) è stata “bullizzata” da Instagram stesso, riproverandola di volgarità e cattivo gusto, per aver postato nel 2015, una foto che la ritraeva in pigiama macchiato di sangue mestruale. L’immagine in questione, faceva parte di un progetto scolastico, presso l’università di Toronto, mirato all’analisi sul modo in cui i media trattino un’informazione visiva. Cosi l’artista ha commentato: <<Quando Instagram cancella a ripetizione la fotografia di una ragazza che dorme con il pigiama macchiato di sangue mestruale, ti ritrovi improvvisamente in un’aula di quarta elementare. Ti tornano in mente i bambini tirannici.>> . E’ il problema sui linguaggi pre e adolescenziale è molto importante. Per le ragazzine è molto più difficile confrontarsi con la parola “mestruazioni” urlata è derisa pubblicamente da altre persone, maschi magari, che sentirsi mortificate davvero dalla parola “tr**a” ormai appellativo entrato nel gergo comune di tutti.

Questo è il mio sangue Manifesto contro il tabù delle mestruazioni (Einaudi) di Élise Thiébaut

Questo è il mio sangue è un manifesto che, senza tanti giri di parole tende di abbattere il tabù delle mestruazioni. Tra l’incredulità e l’imbarazzo, non ci vuole poi molto ad accorgersi che una certa resistenza sul tema persiste ancora nel 2018, come testimonia un universo di appellativi allusivi con cui chiamare le mestruazioni indirettamente. Perché chiamarle ‘marchese’, ‘parenti’, ‘le mie cose’, ‘quei giorni lì’, quando il loro nome non è volgare, semplicemente mestruazioni.

Rispondendo alle domande, ai dubbi, alle critiche e alle perplessità che le venivano rivolte, Élise Thiébaut raccoglie in 200 pagine una sintesi di informazioni chiare, interessanti. Questo è un libro che bisognerebbe leggere e far leggere, anche alla ragazzina un po’ imbarazzata dal menarca e dalla gestione dello stesso tra i banchi di scuola, e pure alla signora di una certa età che ancora fa di tutto per nascondere gli assorbenti dalla vista del marito. Sicuramente lo consigliamo anche a Mark Zuckerberg visto quello che ci censura ogni volta. Valutate voi qui sulla Bottega della Luna

 

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Madre Natura e il suo ciclo

Il 22 aprile 1970 è stata istituita la Giornata mondiale della Terra (Earth day), come ciclo riflessivo e impegno sociale, verso una tematica ambientale, che giorno dopo giorno, diventa sempre più urgente. Oggi, si stima che, il 75% del suolo sul pianeta è fortemente degradato ed entro il 2050 la percentuale potrebbe raggiungere il 95%, costringendo 4 miliardi di persone a vivere in terre prive d’acqua. I dati emergono dal primo rapporto mondiale sul degrado del suolo condotto da Ipbes, la “piattaforma intergovernativa scientifico-politica sulla biodiversità e i servizi ecosistemici” avviata nel 2012 dall’Unep, il programma delle Nazioni Unite per l’ambiente. Un fenomeno preoccupante di cui dobbiamo tener conto anche (e non soltanto) nel giorno in cui si celebra la Earth day, per evidenziare l’importanza delle risorse naturali alla base della sopravvivenza sul pianeta.

Vivere responsabilmente fin da piccoli

Bruno Munari sosteneva: <<C’è sempre qualche vecchia signora che affronta i bambini facendo delle smorfie da far paura e dicendo delle stupidaggini con un linguaggio informale pieno di ciccì e di coccò e di piciupaciù. Di solito i bambini guardano con molta severità queste persone che sono invecchiate invano; non capiscono cosa vogliono e tornano ai loro giochi, giochi semplici e molto seri.>> Avere consapevolezza di ciò che ci circonda è un dovere, così come trasmettere alle nuove generazioni, fin da piccoli, immagini, azioni, esempi concreti, mezzi e risorse, per poter vivere da protagonisti consapevoli il mondo e le sue mille sfide.

Il ciclo della terra, il ciclo mestruale, il ciclo generazionale. Donne a confronto.

Nel nostro costante impegno etico e aziendale, abbiamo ideato un prodotto, che fosse non solo funzionale, ma che creasse un dialogo, tra le donne e la terra.

Gli assorbenti Ecoluna, sono un seme fertile, non solo perchè ne accolgono il simbolo, ma grazie alla loro composizione, in meno di sei mesi diventano terriccio, pronti a restituire vita e speranza. Un ciclo, nuovamente. Sono biodegradabili e compostabili e insegnare già da piccole, le mille possibilità di recupero è una risorsa, uno strumento importante, per le future donne del domani!

Dimostrare che c’è una grande differenza tra un assorbente che si stima impieghi fino a 500 anni a degradarsi e uno che ci mette meno di sei mesi a diventare terreno fertile, è un nutrimento importante, per le giovani ragazze che hanno mestruato da poco.

Come sono fatti gli Ecoluna

Gli assorbenti Ecoluna sono in puro cotone biologico certificato ICEA. Biologico vuol dire che non sono state utilizzate sostanze chimiche nella coltivazione del cotone e quindi non ce ne sono sull’assorbente. I test dimostrano che l’uso di materie prime biologiche rimuove tutte le possibilità di dermatite da contatto. E poi Ecoluna è un assorbente biodegradabile e compostabile. Questo vuol dire che ci mette meno di sei mesi a tornare alla natura (come se non fosse mai esistito). In molti comuni è possibile gettarlo nell’umido. Diventerà compost per i fiori e le piante!

Prevenzione vuol dire anche #intimaconsapevolezza

Dentro la confezione Ecoluna, troverai un coupon contenente una visita gratuita, in tutta Italia, con una qualificata ostetrica SEAO. Non solo perchè questo prodotto è consigliato dalle ostetriche della Scuola Elementale di Arte Ostetrica di Firenze, ma perchè le ostetriche SEAO, sono qualificate anche per occuparsi di tematiche inerenti alle più giovani, oltre la gravidanza, sapranno accompagnare le tue esigenze, dalla pubertà, al primo ciclo mestruale, fino alla menopausa diventando la figura di riferimento nell’arco di molti anni.

Scopri qui l’iniziativa “visita gratuita con l’ostetrica”

Conoscere per conoscersi. Il sangue è rosso e va bene così
Ecco perché per la prima volta le gocce sulla scatola sono rosse e non blu. Un piccolo gesto grafico che veicola un grande messaggio: le tue mestruazioni sono normali! Le mestruazioni non fanno schifo e nemmeno tu fai schifo quando le hai. La positività, come valore aggiunto: nascosti all’interno della confezione, sulle linguette, sono presenti altri messaggi positivi che ricordano di segnare il primo giorno di mestruazioni sul diario del ciclo e di concedersi qualche coccola in più nei giorni delle mestruazioni.

 

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La realtà è una favola! I viaggi del cuore della Mooncup

Oggi, vogliamo raccontarvi due storie. Entrambe d’amore e con 4 punti in comune: responsabilità, libertà, conoscenza, arricchimento.

La prima storia è quella tra Mooncup e Viaggio. Entrambi all’apparenza così distanti e laboriosi da destare, negli occhi altrui, diffidenza e ai propri differenza. Un giorno però, per “necessità e virtù” la sognatrice e “paladina del bene” Mooncup, decise di accompagnare Viaggio, durante il suo cammino di ricerca e scoperta e… come in ogni favola d’amore che si rispetti, si innamorarono.

Un itinerario tra mari e monti, grotte e fiumi, treni, aerei, barche e sacco a pelo. Un amore raccontato in quattro punti.

1) Responsabilità

Viaggio raccontò a Mooncup quanta responsabilità ci volesse per intraprendere cammini ed esplorazioni. Bisognava avere cura di sé, del luogo, le rivelò i segreti della pazienza, non solo verso gli altri, ma anche verso se stessi. <<A volte l’esuberanza, la voglia di strafare, non avendo cura di rispettare i tempi di adattamento, propri e altrui, può essere dannoso.>> le sussurava Viaggio. E Mooncup riconobbe questo sentire, in ogni parola. Pensò a quanta responsabilità ed etica ci volesse, per avvicinarsi ed entrare nel cuore e nell’intimo della gente.

2) Libertà

Mooncup raccontò a Viaggio quanto fosse bello sentirsi libere. Riferì che amava avvicinarsi alle persone con discrezione, stare loro accanto senza far pesare la propria presenza. Per sua esperienza, aveva capito che essere delicati, affidabili, pratici, sempre pronti e dinamici sono ottime qualità per vivere in modo sano e libero un rapporto di condivisione con gli altri. E Viaggio si stupì di come Mooncup fosse così allineata al suo modo di essere e di scoprire il mondo.

3) Conoscenza

Esplorarono le Grotte di Waitomo della Nuova Zelanda, percorsero l’Inca Trail facendo trekking, fino a Machu Picchu, Perù. Fecero a piedi il Cammino di Santiago, in Spagna e poi snorkeling nella Grande Barriera Corallina, Australia.
Dormirono in posti improbabili e in comode stanze con tv via cavo, dove videro per l’ennesima volta il film “L’attimo fuggente” e quando sentirono la frase “ Sono salito sulla cattedra per ricordare a me stesso che dobbiamo sempre guardare le cose da angolazioni diverse. E il mondo appare diverso da quassù. Non vi ho convinti? Venite a veder voi stessi. Coraggio! E’ proprio quando credete di sapere qualcosa che dovete guardarla da un’altra prospettiva.” si abbracciarono, felici di essere insieme e di non avere ceduto alla diffidenza e all’abitudine delle “cose sapute”.

4) Arricchimento

Viaggio per tutto il tempo, non aveva mai avvertito Mooncup come un peso o peggio ancora un limite. Anzi, fu proprio una risorsa! Grazie a lei e alla sua praticità aveva alleggerito il bagaglio, prodotto meno rifiuti, risparmiato un po’ di quattrini e imparato qualcosa in più sul rispetto dell’ambiente sempre, anche in viaggio. Mooncup aveva visto tramonti da spezzare il fiato, riso tanto, assaggiato piatti e frutti che non conosceva e apprezzato la vista di cose nuove. Entrambi tornarono a casa insieme, pronti non solo a vivere la quotidianità, ma a progettare nuove mete.

Leggi dal blog Mooncup Italia la storia “Viaggiare durante il ciclo mestruale è possibile!” di Lucy Stewart
E scopri su Bottega della Luna i trucchi per usare la coppetta mestruale in estate, in viaggio e facendo sport.

 

La seconda storia è un racconto di donne, di innovazione, progresso e divulgazione della conoscenza. Come quella precedente, ha gli stessi quattro valori.

La storia di Mooncup è una storia di passione, determinazione, di potere del passaparola e di un generoso pizzico di fortuna: di un tempo lontano in cui le idee rivoluzionarie diventavano ancora virali nel mondo reale, in tempo reale…

Tutto ebbe inizio nel 1999, quando una ciclista, al Critical Mass Bike Ride nel Regno Unito, condivise con un’altra il segreto, fin troppo ben custodito, di una coppetta mestruale riutilizzabile. Nel 2000, Eileen (la seconda ciclista dell’inizio della storia), incontrò Su mentre viaggiava per l’Australia con il marito, la giovane figlia, un secchio e scorte di pannolini riutilizzabili. Eileen condivise il “segreto” della coppetta mestruale con Su. I vantaggi ambientali e pratici della coppetta mestruale avevano toccato il tasto giusto con Su. Il segreto era arrivato nelle giuste mani.

Oggi, la Mooncup è disponibile in oltre cinquanta paesi nel mondo, e Mooncup Ltd continua a essere pioniera come impresa di proprietà dei lavoratori, con un team motivato e in costante crescita. Fortunatamente, la coppetta mestruale Mooncup non è più un segreto, e milioni di persone sono ora libere dall’uso di tamponi e assorbenti.

La nostra storia in Italia
Nei primi anni 2000 Franca, Sara e Laura, già sensibili al tema dell’ecologia e del riuso, intrapresero un loro personale percorso alla riscoperta del femminile. Partecipando a un corso sulla “magia” delle mestruazioni scoprirono alcuni prodotti di uso comune all’estero (ma sconosciuti in Italia) di come fossero un valido aiuto per ripristinare quel contatto perduto con il corpo, l’istinto, la natura, i cicli.
Si innamorano cosi della Mooncup e decisero di importarla in Italia. Da questo loro interesse nacque La Bottega della Luna.
All’inizio non fu facile, le mestruazioni sono un argomento considerato tabù, ma partecipando a fiere come Fa’ La Cosa Giusta (Milano) o Terra Futura (Firenze) incontrarono e si confrontarono con moltissime donne e fecero conoscere sempre di più la Mooncup.
Oggi l’impegno delle tre donne continua e nel corso di qualche anno da prodotto di nicchia la Mooncup ha raggiunto un numero sempre maggiore di donne anche in Italia. Grazie all’incontro di Franca, Sara e Laura con Davide, AD Intimaluna, oggi la Mooncup è conosciuta in più parti ed è inserita anche in progetti di prevenzione di salute, rivolta alle donne.
Mooncup | Intimaluna regalano un incontro speciale con una figura professionale ancora poco conosciuta: l’ostetrica SEAO Rise Ostetriche formate per stare vicino in tutte le fasi della vita, dal primo ciclo mestruale fino alla menopausa. Sono esperte di argomenti come la salute del perineo, le mestruazioni, la sessualità. Sono le ostetriche salutogeniche della Scuola Elementale di Arte Ostetrica SEAO.

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Laboratorio: diario del ciclo fai da te a Fà la cosa giusta!

L’incontro si terrà presso Spazio Donna Sabato 24 Marzo alle ore 10:00 | Domenica 25 Marzo alle ore 14:30 | Partecipazione gratuita, prenotazione consigliata inviando un’email a: eventi@intimaluna.it

Laboratorio: diario del ciclo fai da te

Monitorare il proprio ciclo mestruale in modo creativo non solo è più divertente, ma ci aiuta a creare intimità consapevole con la nostra sfera femminile fin dalla più giovane età.
Il laboratorio insegnerà come realizzare un diario mestruale da scarabocchiare, toccare, annusare, sfogliare e conservare. Vedremo insieme quanti modi diversi esistono per realizzarlo e stimoleremo fantasia e creatività costruendo anche un simpatico braccialetto, utile strumento di calcolo da portare sempre al polso! Durante il laboratorio si parlerà anche delle diverse fasi del ciclo mestruale e dei cambiamenti che avvengono nel nostro corpo tra mestruazioni ed ovulazioni. Al termine del laboratorio ogni partecipante potrà portare con sé il braccialetto creato e il proprio diario mestruale.

Numero massimo di partecipanti: 20 per volta

Interviene:

Sara Magrini, co-fondatrice de La Bottega della Luna, realtà che dal 2003 fa informazione intorno a temi quali ciclo mestruale, perineo e sessualità.

Contemporaneità e mestruazioni, un rapporto ancora difficile

Discrepanze tra immagine e immaginario nella società moderna hanno stereotipato l’oggettività dei fatti. Poca informazione veritiera, dal gel blu delle pubblicità promotrici di assorbenti, poca istruzione nelle scuole e nelle famiglie, dove spesso vige il veto pudico su questo argomento. Non è raro vedere ragazzine e donne adulte associare il ciclo mestruale ad una fase sporca e sudicia, spesso dolorosa e priva di un riscontro medico.

Tredici volte l’anno tre milioni di italiane fanno i conti con dolore, astenia, stanchezza e grande imbarazzo: sono le ”vittime” del ciclo abbondante. Pagano un prezzo doppio rispetto a chi l’ha normale: il 70,2% rinuncia completamente all’attività sessuale, il 53,2% allo sport, il 40,4% a viaggiare, il 26,6% vede compromessa la vita sociale, il 18,1% si assenta dal lavoro o da scuola. Sono i dati presentati al congresso mondiale di Endocrinologia a Firenze, che fotografano un problema ”ingombrante”, ma sottovalutato dalle donne stesse visto che se una su due ritiene il suo flusso sopra la norma, solo il 10% ne parla con un ginecologo e una su quattro se ne vergogna. E i dati di una vasta indagine a livello internazionale relegano l’Italia agli ultimi posti per consapevolezza. In Europa vi è molta più disponibilità a rivolgersi al medico per ridurre i disagi legati alle mestruazioni (ha parlato col ginecologo di flussi abbondanti il 27,3% delle svedesi, il 27,6% delle francesi, il 29% delle spagnole e ben il 32,8% delle tedesche) e una maggior propensione a rinunciarvi.

Oltre la rivoluzione sociale, arriva l’innovazione al femminile

La Mooncup è l’originale, morbida, coppetta mestruale in silicone medicale, progettata dalle donne come un’alternativa a tamponi e assorbenti, pratica, sicura e rispettosa dell’ambiente. Testata e apprezzata ormai dal 2002 dalle donne di tutto il mondo, la coppetta mestruale Mooncup consente di mettere fine a rifiuti, disagi e spese associate ad assorbenti e tamponi usa e getta, in quanto ha un costo di 30 euro circa. La coppetta mestruale ha una durata media di 10 anni, questo vuol dire che una donna non userà più di 5-6 coppette mestruali, riducendo considerevolmente il proprio impatto ambientale e contribuendo ad alleggerire la mole di rifiuti prodotti.

Lo smaltimento di prodotti non ecologici ha un impatto nei costi sociali – smaltimento e salute dei cittadini – importante e non da sottovalutare. Anche da questa esigenza etica, gli assorbenti Ecoluna pensati e distribuiti dall’azienda Intimaluna, sono un prodotto con un concept educativo, per le giovani ragazze che si confrontano con i primi cicli mestruali. Completamente in cotone da agricoltura biologica, sono ipoallergenici, biodegradabili e compostabili.

 

Responsabilità e immagine possono fare la differenza per un futuro migliore. Per la prima volta le gocce sulla scatola degli assorbenti Ecoluna, sono rosse e non blu. Un piccolo gesto grafico che veicola un grande messaggio: le mestruazioni sono rosse, normali e vanno rispettate.

 

 

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Il ciclo mestruale è un bene primario o di lusso?

Le prime mestruazioni compaiono circa a 12 anni e terminano con la menopausa tendenzialmente verso i 52 anni, quindi quasi 40 anni di presunta fertilità, con una media di 460 cicli mestruali.

A grandi linee quindi si stima che una donna nell’arco della sua vita utilizzi almeno 12.000 assorbenti . Nella sola Europa occidentale 90 milioni di donne ne consumano 24 miliardi, andando inesorabilmente ad alimentare la mole di rifiuti indifferenziati. In Italia le 700.000 tonnellate di prodotti assorbenti monouso per la persona (pannolini per bambini, pannoloni, assorbenti e tamponi interni) che finiscono in discarica una volta usati rappresentano il 2,5% dei rifiuti solidi urbani (ISPRA 2013) e una percentuale anche maggiore se rapportata sul totale dei rifiuti non trattabili.

Un costo ambientale e morale. Ma anche sociale.

Il ciclo mestruale è da sempre un tabù culturale. Può essere un immaginario discusso, ma mai un immagine di riferimento. Il rosso che spaventa, disgusta e crea il bollino “vietato mostrare”, può aver creato e alleggerito cosi tanto la questione, da far credere nell’immaginario comune che le mestruazioni siano cosa superata?

Oltre lo stereotipo di genere “donna feroce con ciclo”, si è mai riflettuto sul costo economico degli assorbenti? Quanto incide sul bilancio economico di una donna? i prodotti sanitari per il ciclo sono tassati con IVA al 22%, come qualsiasi altro tipo di prodotto ritenuto non essenziale, questo perchè? E’ possibile che la forzatura del modello della “donna contemporanea multitasking ” abbia creato un “giudizio di valore” cosi intrinseco, da ritenere la questione mestruale superata?

Se tutti i prodotti per il ciclo rientrassero nella lista dei beni primari verrebbero tassati con un’aliquota IVA al 4%, questo permetterebbe a tutte le donne, soprattutto quelle che vivono in condizioni economiche e di vita difficili, di poter “curare” il proprio corpo, in giorni di ciclo mestruale, senza rinunciare all’igiene e alle proprie dinamiche di routine.

Oltre la rivoluzione sociale, arriva l’innovazione al femminile

La Mooncup è l’originale, morbida, coppetta mestruale in silicone medicale, progettata dalle donne come un’alternativa a tamponi e assorbenti, pratica, sicura e rispettosa dell’ambiente. Testata e apprezzata ormai dal 2002 dalle donne di tutto il mondo, la coppetta mestruale Mooncup consente di mettere fine a rifiuti, disagi e spese associate ad assorbenti e tamponi usa e getta, in quanto ha un costo di 30 euro circa. La coppetta mestruale ha una durata media di 10 anni, questo vuol dire che una donna non userà più di 5-6 coppette mestruali, riducendo considerevolmente il proprio impatto ambientale e contribuendo ad alleggerire la mole di rifiuti prodotti.

Lo smaltimento di prodotti non ecologici ha un impatto nei costi sociali – smaltimento e salute dei cittadini – importante e non da sottovalutare. Anche da questa esigenza etica, gli assorbenti Ecoluna pensati e distribuiti dall’azienda Intimaluna, sono un prodotto con un concept educativo, per le giovani ragazze che si confrontano con i primi cicli mestruali. Completamente in cotone da agricoltura biologica, sono ipoallergenici, biodegradabili e compostabili.

Responsabilità e immagine possono fare la differenza per un futuro migliore. Per la prima volta le gocce sulla scatola degli assorbenti Ecoluna, sono rosse e non blu. Un piccolo gesto grafico che veicola un grande messaggio: le mestruazioni sono rosse, normali e vanno rispettate.

 

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