Parlare alle proprie figlie di menarca, mestruazioni e sessualità è un momento molto intimo e delicato, farlo nella giusta maniera è importante.

Le Mestruazioni spiegate a mia figlia

Qual è il modo giusto per approcciarsi a questo tema? Essere molto tecnici? Raccontare la propria esperienza mestruale o evitare un confronto diretto? Come affrontare l’argomento, lo abbiamo chiesto all’ostetrica Paola Greco, docente della Scuola Elementale di Arte Ostetrica e ideatrice del progetto Parliamo di Menarca che si svolge in alcuni studi pediatrici fiorentini, supportato da Ecoluna

Parliamo di Menarca con Paola Greco

Paola Greco ha ideato il progetto PARLIAMO DI MENARCA per facilitare il dialogo su questo tema tra genitori e figlie. Le abbiamo fatto alcune domande per comprendere meglio come comunicare con le proprie figlie in questa delicata fase, tramite l’esperienza del suo progetto.

D: È utile che una madre racconti alla figlia la propria esperienza?

R: «Durante gli incontri, chiedo alle mamme, di raccontare l’esperienza della loro prima mestruazione. Il ricordo che hanno, è per lo più insoddisfacente. Raccontano di non esserne state informate, e che anche quando l’informazione è stata data, è stata veloce e molto pratica, lasciando all’esperienza personale, comprendere tutti quei cambiamenti profondi che il mestruare comporta.»

D: Il progetto Parliamo di Menarca diventa una possibilità di dialogo non solo tra genitori e figlie, ma anche tra donne in generale, sul tema delle mestruazioni?

R: «In questi incontri, le mamme capiscono che il primo passo verso un cambiamento sostanziale nel pensare le mestruazioni, debba essere fatto proprio da loro per poi trasmetterlo alle figlie sotto forma di alleanza. Nella nostra cultura, fatta di “specialisti”, anche in questo caso si vorrebbe demandare i dubbi, le preoccupazioni e le domande delle figlie, a una figura professionale, non intuendo l’importanza della comunicazione affettiva e di passaggio di testimone, che sta alla radice di questa esperienza. Da questi incontri emerge sempre quanto sia importante valorizzare l’aspetto dell’intimità dell’evento lasciando alla bambina la scelta di decidere a chi dire e quando dire.»

D: Quindi una maggiore consapevolezza sul proprio ciclo mestruale da parte della madre aiuta a trasmettere alla propria figlia la naturalità della trasformazione fisica e psicologica che questo evento comporta?

R: «In questi incontri si evidenzia l’importanza di riappropriarsi di una cultura del femminile, una conoscenza della salute che deriva anche dal conoscere il funzionamento del nostro corpo. Come ad esempio: La presentazione del ciclo ormonale legato alle stagioni e alle fasi lunari, conoscere gli aspetti fisici e psicologici che le donne attraversano durante i 28 giorni di ciclo, la comprensione del sangue mestruale. Questi sono tutti argomenti che portano valore alla vita biologica e psicologica delle donne.»

D: Anche in questo caso, una figura terza, come l’ostetrica, può essere una risorsa per accompagnare due generazioni di donne?

R: «La figura dell’ostetrica, compagna della donna in molti momenti della vita, può essere la figura di riferimento per le madri, e per i padri che ne fanno richiesta. Con la sua esperienza, può dare alle mamme tutte le informazioni che servono sul menarca, con la specifica volontà di valorizzare la ciclicità femminile, di enfatizzare positivamente l’arrivo delle mestruazioni, sottolineando l’aspetto fisiologico del mestruare mensile, facendo conoscere tutto ciò che può aiutare le piccole donne a capire e superare i disturbi tipici del mestruare.»

Paola Greco è docente presso la Scuola Elementale di Arte Ostetrica SEAO e si occupa da 20 anni di riabilitazione perineale. Accompagna le donne in tutte fasi della vita: dal menarca alla menopausa.